Olio di palma: ne conosciamo davvero gli effetti?
Olio di palma: ne conosciamo davvero gli effetti?
E’ fonte di grande dibattiti e usato in grande quantità, ecco perché dobbiamo conoscere meglio l’olio di palma.
L’olio di palma è un tipo di grasso presente in tantissimi alimenti confezionati, come cereali, biscotti, merendine, panini, cracker e così via. Fino a qualche anno fa era un ingrediente come un altro, ma a seguito della diffusione di alcune ricerche e analisi sulle sue proprietà, effettuate dall’Istituto Superiore della Sanità, è emerso che può essere estremamente dannoso per la nostra salute, soprattutto per quella dei più piccoli.
La palma da cui viene estratto l’olio si trova soprattutto in Malesia e Indonesia e per produrlo viene distrutta un’area molto estesa di foresta tropicale, con un grosso impatto ambientale a danno di molte specie animali e dell’ecosistema.
La popolazione locale è costretta a lavorare in condizioni di sfruttamento da parte delle grandi multinazionali agroalimentari; gli animali come la tigre malese è a rischio di estinzione per il repentino cambiamento dell’habitat naturale avvenuto in un breve periodo di tempo e anche il clima sembra risentire dell’abbattimento drastico del verde: aumentano i gas che nutrono l’effetto serra e aumenta l’inquinamento.
- Se è così dannoso per l’uomo e l’ambiente, perché si usa?
La risposta è: perché costa poco. L’olio di palma è l’unico grasso saturo di origine vegetale in grado di dare struttura e consistenza ai prodotti, almeno quanto il burro, e senza alterare il sapore dei cibi, poiché è insapore, ma dal punto di vista nutrizionale contiene una quantità di grassi saturi troppo elevata per il nostro organismo. Per il suo basso costo viene utilizzato anche nella cosmesi, nel settore energetico e farmaceutico.
Il problema principale, che è emerso dalle ricerche, è che l’olio di palma contiene sostanze tossiche che vengono rilasciate a seguito della lavorazione industriale, ovvero la spremitura e la raffinazione ad alte temperature che ne fanno perdere ogni tipo di proprietà.
- Quali sono le conseguenze di un uso eccessivo?
Che l’olio di palma non fosse un alimento salutare lo si sapeva già, ma dal dicembre del 2014 l’allarmismo di cooperative e negozi ha scatenato un certo timore nei confronti dei consumatori, inserendole nella lista nera degli ingredienti. Le ricerche dimostrano che le conseguenze di un consumo eccessivo della sostanza potrebbe portare a problemi al sistema circolatorio, provocare diabete, aumentare il colesterolo e la concentrazione di sostanze infiammatorie nel sangue. In alcuni casi si parla anche di cancro e tumore, per via di alcune sostanze tossiche e cancerogene.
Questo è ciò che emerge dal dossier di 159 pagine dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha decretato che esiste un effettivo pericolo nel consumo dell’olio di palma soprattutto per le fasce più giovani, bambini dai 3 ai 10 anni, coloro che, di norma, consumano abitualmente cibi confezionati e merendine.
Dal dossier emerge che questo problema vale anche per altri oli e margarine ma che, nel caso dell’olio di palma, il grasso è presente dalle 6 alle 10 volte in più, e per questo maggiormente rischioso.
- Non tutti i grassi fanno male
La perfetta salute deriva da un incrocio di fattori: alimentazione corretta, attività fisica quotidiana e controlli medici periodici. Qualsiasi tipo di abuso, che sia cibo, alcol o fumo può intaccare il nostro equilibrio. I grassi, in una dieta bilanciata, servono eccome, ma non devono superare il 10% dell’apporto calorico giornaliero. Essi ci aiutano nella regolazione delle membrane cellulari e ormoni e possiamo integrare con i grassi che fanno bene alla salute, come quelli presenti in mandorle e noci.
- Esiste un’alternativa?
Anziché comprare e far mangiare ai nostri bambini le merendine confezionate, dovremmo prendere e trasmettere l’abitudine di preparare merende salutari fatte in casa, con meno sale e meno zucchero, per evitare dipendenze e l’aumento dell’obesità infantile.
In alternativa è possibile usare l’olio di canapa, ricco di omega 6 e omega 3, oppure l’olio di soia, a basso contenuto di grassi saturi, oppure ancora l’olio di semi di lino e, infine, l’olio di oliva, ricco di sapore, tradizione e di antiossidanti.
Se però non possiamo proprio fare a meno di qualche merendina o prodotto confezionato, è bene fare attenzione soprattutto nel caso dei più piccoli: il segreto è variare e non esagerare con le dosi.
- E ora che fare?
In Europa siamo i principali consumatori di snack e merendine. E’ stato stimato che ciascuno di noi consuma al giorno, in media, 12 grammi di olio di palma, quando la dose consigliata è di massimo 3. Inoltre, secondo l’Istituto Superiore della Sanità, i bambini italiani assumono il 49% in più della dose consentita di grassi saturi.
Per anni questo ingrediente è stato usato dalle grandi aziende ad insaputa dei consumatori, nascosto sotto la voce “olii vegetali” tra i vari ingredienti. Oggi, che ne siamo consapevoli e abbiamo la possibilità di scelta, dobbiamo pensare se stare dalla parte della nostra salute o se invece continuare ad ignorare il problema.
Oggi, la nostra fortuna, è che possiamo scegliere. E la scelta è quella di stare bene e volersi bene. Così facendo, e seguendo un’alimentazione corretta, potremmo addirittura evitare 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori.
Fare la scelta giusta significa assecondare i nostri bisogni, non i nostri capricci, aumentando l’armonia e l’equilibrio psicofisico.
Certo, ogni tanto un piccolo strappo alla regola ci sta, senza sensi di colpa e in maniera consapevole!
Il cibo a basso prezzo è un’illusione: il vero costo del cibo alla fine viene pagato da qualche parte. E se non lo paghiamo alla cassa, lo paga l’ambiente. E la nostra salute.
Michael Pollan