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Consigli utili e pratici per preparare un buon tè

Alimentazione

Consigli utili e pratici per preparare un buon tè

Al mondo esistono tantissime varietà di tè, ognuna caratterizzata da diversi effetti benefici e curativi, che vengono innescati a seconda di come viene preparata la bevanda. Vediamo come fare per trarne tutte le proprietà a favore del nostro organismo.

Il rito del tè ha origini antichissime e da più di 5000 anni è un rimedio naturale utilizzato anche per curare disturbi fisiologici, come stitichezza, stress, insonnia o ansia. Per ottenere una bevanda perfetta è bene seguire alcuni consigli semplici e pratici, per ottenere un aroma più saporito, un gusto più piacevole ed un profumo più intenso.

Per prima cosa bisogna scegliere il tè giusto [Voglia di tè?], perché nonostante possa sembrare scontato, è bene assaporare ed immettere nel nostro organismo solo ciò di cui abbiamo bisogno. E’ necessario quindi dedicare qualche minuto ad una ricerca precisa e accurata, adattando la bevanda alle nostre necessità: esistono diverse varianti di tè rosso, verde, nero, bianco e così via, quindi è bene sapere cosa stiamo ingerendo.

Dopo aver scelto il tè giusto, un elemento fondamentale è una buona acqua: l’ideale sarebbe quella sorgiva di montagna, oppure l’acqua del rubinetto filtrata per eliminarne le impurità. A seconda del tipo di tè usato, l’acqua va fatta bollire fino a raggiungere una temperatura di circa 90 – 95 gradi per il tè nero, oppure 70 gradi per i tè verdi. Alcuni tè necessitano più o meno calore, ma in tutti i casi è bene utilizzare un recipiente di acciaio inox o di vetro da fuoco. Evitare assolutamente l’alluminio o la terracotta.

Il tempo di infusione è molto importante: ogni prodotto ha il suo, ma generalmente variano dai 2 -3 minuti ai 3 – 4, per poterne sprigionare le proprietà nutritive e benefiche, senza alterarne la qualità. La tempistica non va trascurata, perché infondendo troppo o troppo poco si altera l’aroma, l’odore ed il sapore, con il rischio che poi il gusto non sia particolarmente gradito. Utile potrebbe essere utilizzare un timer.

Una volta che il tè è pronto va servito, prima versato in una teiera precedentemente scaldata, che deve essere di porcellana, ceramica o vetro, ma mai di metallo o argento. Per una perfetta riuscita, bisognerebbe utilizzare una diversa teiera a seconda della tipologia di tè preparato: una per il tè verde, una per il nero e così via, perché vi cono sapori più affumicati di altri che potrebbero rimanere anche dopo qualche lavaggio. Quest’ultimo deve avvenire con cura, eliminando ogni piccolo residuo, ma senza utilizzare detersivi, solo con acqua calda bollente e una spugna neutra, poi asciugata con un canovaccio asciutto ben pulito. Anche scegliere la giusta tazza è importante: il vero rito del tè sostiene che vada servito in piccole tazze di porcellana bianca, ma questa scelta è assolutamente libera.

Curiosità: In Italia è solo da pochi anni che si sta diffondendo la pausa del tè: è molto più facile e veloce concedersi una pausa caffè, anche se nel Nord Europa questo rito ha già preso piede da diversi anni. In Germania, per esempio, il termine “bollitore da tè” si usa per indicare una persona pigra, e l’espressione “ricevere il proprio tè” significa essere mandati via.

 

La filosofia del tè è igiene perché richiede la più rigorosa pulizia; è economia perché dimostra che il benessere risiede nella semplicità piuttosto che nel complicato e pretenzioso; è geometria morale, in quanto definisce il rapporto tra i nostri sentimenti e l’universo.

Okakura Kakuzo

 

 

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